lunedì 25 agosto 2014

Un Matrimonio italo-francese tra Camogli e Zoagli

Sono le 6:00 di sabato mattina. Non di un sabato mattina qualunque, però, ma del Sabato mattina.
Le fatiche ed il fermento dei giorni scorsi sono da gettare alle spalle perché questo Sabato sia perfettoFabio e Laurie ci hanno affidato i loro desideri, i loro sogni, le loro aspettative... non dobbiamo deluderli!
L'appuntamento è a Recco, dove abbiamo confezionato le composizioni floreali che addobberanno la Chiesa: dobbiamo caricarle nelle due auto facendo attenzione che non si rovinino durante il - seppur breve - trasporto fino a Camogli.
Quando arrivo a Recco la mia socia è già lì che si picchia con la porta del garage; l'atmosfera è distesa, ma concentrata: abbiamo un compito delicato da svolgere, oltretutto fa ancora fresco, ma l'afa dei giorni scorsi sta per fare capolino.
Arrivate a Camogli e parcheggiate le nostre auto (rigorosamente bianche!) grazie al permesso dei Vigili proprio alla base della scalinata della Chiesa, iniziamo a scaricare i materiali.
Sono le 8:00 e nel frattempo sono arrivate anche Xenia e Martina, le nostre collaboratrici del nord-est d'Italia, a darci una mano.
Mentre vado a controllare se il Don ha già aperto la Chiesa, lo incoccio sulla soglia e subito mi affronta con una di quelle sue domande a bruciapelo: "Senta, ma non ho capito una cosa, ci pensavo ancora stanotte, ma perché si vogliono sposare in Chiesa se si sono già sposati in Comune a Parigi?" Ovviamente non è il momento di ripetergli ancora una volta il perché una coppia (e soprattutto una donna) ci tenga a sperimentare il fascino antico e l'atmosfera raccolta e solenne che solo una Chiesa sa donare e lo liquido con un: "Perché gli fa piacere, Don!" e mi avvio svelta per la navata carica di rose e ortensie, mentre lui rimane sulla porta, ancora un pò interdetto.
Insomma, alle 11:00, come da rigorosa tabella di marcia, abbiamo terminato di disporre gli allestimenti floreali in Chiesa: due composizioni sull'altare, ai lati del tabernacolo, una sulla Mensa, due ghirlande di ruscus, ortensie e rose sulle balaustre e, lungo il corridoio, due cordoni d'edera intervallati da composizioni, anch'esse di rose ed ortensie, bianche, come richiestoci da Laurie.
Ovviamente il tutto al buio, perchè il Don non accende le luci fin quando non arrivano gli sposi, "se no consuma" (maniman...).
Ci guardiamo tutte e quattro soddisfatte del lavoro e ci facciamo qualche selfie, che dico(no) smorzi la tensione.
A mezzogiorno abbiamo anche già preparato le wedding bag e disposto bouquet e boutonnieres al riparo dagli sguardi dei tanti curiosi che si affacciano a guardare... ci assicuriamo che il Don chiuda la Chiesa e partiamo tutte alla volta di Zoagli, dove ci aspettano gli sposi.
La strada tra Camogli e Zoagli, che abbiamo sperimentato già a diverse ore del giorno nelle settimane precedenti, per verificare le tempistiche, è ancora più trafficata del solito: la gente inizia ad andare in spiaggia e in tutte noi si fa strada la domanda: "perché non sono andata anch'io al mare oggi?" ma nessuna di noi se la esplicita perché tutto sommato stiamo facendo quello che ci appassiona, altro che un bagnetto nell'acqua cristallina del mar ligure di un sabato mattina di agosto!
Arriviamo a Zoagli e subito tranquillizziamo gli sposi sul tempo: a Camogli c'è il sole, non  i nuvoloni che incombono sopra il Castello! Laurie è tranquilla, chiacchiera con i suoi parenti seduti attorno ad un tavolino basso, sulla ghiaia della terrazza lato Ferrovia... Le confermo con il mio "frattaliano" (così da lei stessa definito il mio misto italiano-francese) che il Catering arriverà alle "dixheures" volendo dirle le 14... Per fortuna interviene il papà di Fabio (un Alain Delon cinquantenne) e mi corregge, con il suo doppio savoir-faire da italiano trapiantato a Parigi.
Iniziamo quindi l'allestimento delle lanterne di carta che disponiamo sul muretto della terrazza lato Zoagli per dare un'atmosfera shabby-chic alla Cena che si terrà sotto il tendone proprio di quella terrazza.
Nel mentre giungono Sonia e Giulia, pronte a truccare e pettinare la sposa.
Non volendo però disturbare Oscar (il figlio di due mesi degli sposi) che dorme nella suite, cerchiamo per tutto il Castello uno specchio... Ne troviamo infine uno ovale con bordo di legno modello "delle mie brame" appartenuto probabilmente agli antenati dei Canevaro e lo posizioniamo su una sedia nella Sala Comune del primo piano, dove allestiamo un vero e proprio salone di hair & make-up nonché studio fotografico!
Infatti nel mentre arrivano anche i fotografi, la smart bianca... che prontamente decoriamo con nastri di raso, la babysitter di Oscar e lo staff del catering (a cui possiamo solo dare appuntamento dopo la cerimonia, per l'allestimento dei tavoli).
C'è un'altissima concentrazione demografica in 20 metri quadrati di sala, l'atmosfera è frizzante, noi stesse avremo fatto già le scale del castello su e giù una decina di volte, quando ci rendiamo conto che è già ora che parte dello staff P.R. ritorni a Camogli per essere presenti quando la Chiesa verrà aperta alle 15.00...
Chiediamo agli sposi le fedi e le assicuriamo sui due cuscini a forma di cuore che custodiamo gelosamente per tutto il tragitto... 
C'è solo il tempo per agguantare al volo a Rapallo un tramezzino da ingurgitare durante il viaggio... arrivate a Camogli diamo una rinfrescata a tutti i fiori, disponiamo le wedding bag sui due tavolini all'ingresso della Chiesa, posizioniamo gli allestimenti da esterno, accogliamo soprano ed organista, consegniamo i cuscini porta-fedi alla damigella
Iniziano ad arrivare gli invitati, a cui consegniamo le wedding bag, di cui apprezzano ventaglio e bottiglietta d'acqua, indispensabili in questa torrida giornata d'agosto.
Appena vedo Fabio gli vado incontro per affidargli il bouquet, visto che il Don vuole che sia lui a consegnarlo a Laurie. Il figlio di Alain Delon è perfetto nel suo completo blu con gilet di un tono più chiaro e papillon. Gli vedo cadere una goccia di sudore dalla fronte e, pensando che sia agitato, gli confermo che va tutto bene e che lui sta da paura (il che è pure vero), mentre lui mi confida: "mi sto concentrando per non avere caldo".  Gli appunto la boutonniere sul taschino e gli faccio un po' d'aria con il ventaglio, lasciandolo poi all'ombra a "concentrarsi".
Più difficile è rintracciare i due testimoni, che sono andati a "farsi un bicchiere prima della cerimonia", per appuntare anche a loro le due boutonnieres... ma finalmente riusciamo ad inboutonnierare tutti!
Il Don arriva piagnucolando che ha perso il libretto della Cerimonia che avevamo stampato apposta per lui a caratteri cubitali. Per fortuna Xenia interviene e va con lui in Sacrestia per cercare il libretto, che si scopre poi da lui stesso sepolto sotto pile di scartoffie clericali.
L'ombrello bianco ornato di ruches portato per un'eventuale malaugurata pioggia diventa utile per coprire le wedding bag dal sole, che sta diventando insostenibile, insieme all'afa.
Xenia e Martina sono disposte all'ingresso come due guardie svizzere, tutte prese dal loro incarico di distribuzione delle wedding bag.
Tutti attendono ormai solo l'arrivo della sposa.
Io aspetto la mia socia, che deve arrivare in scooter da Zoagli, dove ha assistito Laurie finchè non era vestita, "velata" e pronta.
Non so bene che ora sia, mentre spruzzo i fiori che rimangono sotto il sole, copro le wedding bag con l'ombrello che vola via, dispenso parole di rassicurazione in frattaliano all'orda di parigini che si riversano in Chiesa, arrivano sia la mia socia, sia Laurie, radiosa nella sua semplicità trés chic.
Al Don - che mi ha chiesto di informarlo solo quando la sposa fosse stata sul sagrato per accendere le luci (maniman...) - ho già mentito da un quarto d'ora, per non far stare gli invitati al buio (mi assolverà, l'ho confessato quasi subito, no?).
Appena Laurie scende dall'auto, prontamente le raccogliamo e sosteniamo il velo di tulle e lo strascico
C'è un momento di silenzio. Sembra che anche i gabbiani tacciano. Tutta Camogli è in attesa.
Saliamo le scale, Fabio è in cima che l'aspetta, perfetto e concentrato, l'iride in tono con il papillon, la goccia di sudore sulla tempia e l'occhio lucido di commozione.
Paolo suona un meraviglioso Canone di Pachelbel e gli sposi entrano in Chiesa.
Noi dello staff P.R. entriamo in fretta dalla porta laterale per assistere all'ingresso e, in quel momento, ammetto che mi sono commossa anch'io, forse conscia ma anche soddisfatta che stava andando tutto perfettamente!
La Cerimonia scorre via veloce e tranquilla, tranne per il testimone che si dimentica di leggere il Salmo, ma -niente paura- salgo sorridente sull'altare per ricordarglielo.
Infine, tutti si girano estasiati verso il palco dell'Organo ad ascoltare la voce celestiale di Cathy, che, dopo la Benedizione degli Anelli, intona sublime l'Ave Maria.
E' davvero un Happy Day quello che si va a concludere all'uscita degli sposi con il lancio dei petali di rosa bianchi (che fatica spetalarle, eh, ragazze?) e le bolle di sapone per les enfants.

Raccogliamo rapidamente le composizioni del corridoio e le disponiamo come richiestoci dal Don sugli altari laterali, ritiriamo tavolini, cestini, salutiamo e ringraziamo Paolo, Cathy, Don e la Perpetua (ci perdonerà anche lei se ci siamo dimenticate di portare via i tre sacchi di spazzatura e ce ne siamo ricordate solo a metà strada?) e ci avviamo verso Zoagli. 
 

 
 





Un po' di tensione è scesa, ma resta ancora da assicurarsi che la festa proceda per il meglio
Appena arrivate al Castello ci dedichiamo all'allestimento dei tavoli: magnete e cadeau de mariage ai lati del piatto, segnaposto "I LOVE ..." nel centrotavola e bigliettino con elenco degli ospiti seduti per ciascun tavolo. 
Facciamo appendere il "tableau" ai rami degli alberi della terrazza lato Portofino, così che le persone leggano dove si devono sedere, nel passaggio tra l'aperitivo e la cena.
Nel mentre arrivano Mara ed Elena, le nostre animatrici per les enfants, che istruite ed attrezzate a dovere, si adoperano già per intrattenere i bimbi durante l'aperitivo.
A questo punto, ci concediamo uno spritz, brindando a P.R.
Anche i fotografi sono provati da stanchezza e caldo, ma non si risparmiano e scattano a tutto spiano, inclusa la ripresa che avevamo concordato durante l'incontro prematrimoniale, facendo spostare tutti gli ospiti tipo serpentone sotto la finestra della suite Portofino!
La cena è servita nella terrazza lato Zoagli, rischiarata dalle nostre lanterne shabby-chic!
Il DJ mette la canzone degli sposi per il loro arrivo ai tavoli, a ritmo di Blurred Lines di Robin Thicke.
Noi approfittiamo del momento in cui gli ospiti sono seduti a Cena per andare a trovare Manuela, la baby-sitter di Oscar, che è stata in stanza con lui dal primo pomeriggio, a verificare che entrambi stiano bene e portarle qualcosa da mangiare.
Al posto del classico taglio della torta si è scelto un buffet dei dolci, che viene preceduto dalla "sorpresa dei testimoni" che hanno organizzato un quiz e un balletto per gli sposi sulle note di "Happy".
Le danze continuano con lanci di scarpe con i tacchi, bambini che dormono sui divani nonostante i decibel e calici di prosecco (fiere che sia stato scelto al posto dello champagne).
Alle 4.30 gli sposi ci congedano ringraziandoci commossi e dicendo che siamo state SUPER.

Anche Alain Delon e sua moglie ci fanno i complimenti.
Ce ne andiamo guardando per l'ultima volta Laurie e Fabio che si abbracciano felici.

Per noi questa è la più grande delle soddisfazioni.

Il Matrimonio di Fabio e Laurie: un evento targato P.R. EVENTS!

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