Riceviamo sempre più spesso richieste da parte di amiche, conoscenti e non, che ci domandano come fare per intraprendere la professione di wedding planner, quali corsi frequentare, se noi ne teniamo, cosa suggeriamo loro, eccetera.
Seppur onorate di cotanta stima e fiducia, ovviamente noi non ci sentiamo in grado di dare lezioni a nessuno, ma possiamo senz'altro condividere la nostra umile esperienza alla nostra maniera, ossia cercando di farvi appassionare e sdrammatizzare.

In genere, noi donne pensiamo ai matrimoni ed agli eventi in genere come giornate chic, romantiche, mondane, durante le quali poter esibire il proprio nuovo taglio o colore di capelli e la fantastica piega fresca di parrucchiere, dove sfoggiare un paio nuovo di décolleté tacco dodici e quel vestito di chiffon lilla con stola in tinta acquistato ovviamente apposta per l'occasione...
In ogni caso, le wedding planner incaricate di organizzare e dunque anche di coordinare gli eventi in questione, vivono i giorni antecedenti il matrimonio, come una serie infinita di minuziosissime check-list, da ripassare a memoria tipo automi, che includono tempistiche, spostamenti e mezzi con i quali effettuarli, trasporti dei materiali ed oggetti più improbabili ed orari da confermare, a qualsivoglia personaggio o ente coinvolto nel gran giorno.

Questo ovviamente, solo per quanto riguarda il lato del "committente."

Cosa fanno le wedding planner il giorno del matrimonio?
Si svegliano prima dell'alba e scelgono le scarpe più comode che hanno (ogni mezzo centimetro di tacco lo maledirete a fine giornata!), insieme ad un vestito che sia al contempo formale ma non serio, comodo ma non trasandato, colorato ma non sgargiante, cercando un outfit che le faccia passare il più inosservate possibile. Si truccano al minimo e raccolgono i capelli in modo che non diano loro fastidio in tutto quel che faranno.
Assistono la sposa (e la madre della sposa, la madre della sposo, le testimoni, le sorelle e chi più ne ha più ne metta) nelle delicatissime fasi di trucco, parrucco e vestizione.
Assistono la sposa (e la madre della sposa, la madre della sposo, le testimoni, le sorelle e chi più ne ha più ne metta) nelle delicatissime fasi di trucco, parrucco e vestizione.
Dopodiché volano ad allestire la Chiesa, rassicurano il Parroco che la sposa non tarderà più di un quarto d'ora, telefonano al padre della sposa che è già in ritardo di venti minuti, le consegnano il bouquet e raccolgono il velo da terra, legano le fedi sui cuscini e li danno in mano alle damigelle che si stanno rincorrendo sul sagrato, appuntano le boutonniere a sposo e testimoni che sono andati a farsi un cicchetto proprio prima della cerimonia, distribuiscono le wedding bag ad un centinaio di persone urlanti, fanno entrare tutti in Chiesa prima che arrivi la sposa spingendoli dentro peggio di bodyguard da discoteca, assistono in Chiesa da dietro le quinte, dando il via ad organista e soprano, incoraggiando il lettore che si inceppa sul salmo e facendo cenni al prete che non si dilunghi nell'omelia e non si possono manco commuovere all'Ave Maria perché devono già distribuire i conetti del riso e dei petali, distribuire le coccarde per le auto, tirar via le composizioni floreali che serviranno al ricevimento e, partendo per ultime dal luogo della Cerimonia, arrivare per prime alla location del Ricevimento (per questo si son seguiti corsi di ubiquità e preso lezioni di teletrasporto).

Dopodiché, quando il fumetto sopra la loro testa assume ormai la forma di letto con piumone annesso (anche se ci sono sempre 35° ed è agosto), assistono, talvolta partecipano e, se richieste, animano pure la festa, ballando, saltando, dimenandosi con le ultime energie rimaste e, sempre, con il sorriso sulle labbra.
Quando l'ultimo ospite ubriaco si è congedato, le wedding planner normalmente si accasciano sulla prima sedia che trovano e riordinano le idee su come disallestire il più in fretta possibile per far diventare il fumetto realtà.
E ora, care amiche, conoscenti e non conoscenti che volete intraprendere la professione di wedding planner, vi state chiedendo "ma chi ve lo fa fare?"
Allora torniamo indietro, facciamo giusto un rewind di qualche minuto, proprio mentre le wedding planner erano sedute o meglio sbragate su quelle due famose seggiole prese a caso, arrivano gli sposi raggianti, tenendosi per mano, vi abbracciano e con occhi lucidi vi dicono: "Grazie, siete state fantastiche, è stato tutto stupendo e perfetto!".

Un grande in bocca al lupo a tutte e... Vi ricordiamo che P.R. Events è sempre aperta a collaborazioni, stage ed esperienze di "Wedding day", per capire sul campo cos'è veramente la "vita di una wedding planner".
P.R. Events